17 Dicembre 2018

Spese notarili acquisto prima casa a Roma

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Spese notarili acquisto prima casa a Roma

Quanto costa acquistare una casa a Roma? Oltre all’investimento per l’immobile, bisogna tenere in considerazione i costi per accendere un mutuo, le spese notarili e le imposte.

Se stai decidendo di acquistare la tua prima casa è fondamentale conoscere bene tutte le spese da sostenere prima di firmare il contratto di compravendita. Oltre al mutuo, ci sono altre spese non sempre previste che è opportuno conoscere. Parliamo delle spese notarili e delle imposte. Ovvero, tutto quello che non rientra nel costo dell’immobile, e che spesso viene sottovalutato.

Quando acquisti una casa, è bene ricordare quanto sia importante l’atto notarile. Affidarsi a un notaio, infatti, è un obbligo di legge, ed è la sua firma a rendere ufficiale il passaggio di proprietà di un immobile. Ma questa azione ha dei costi, perciò oltre alle rate del mutuo, è bene individuare tutte le altre spese che dovrai affrontare per finalizzare l’acquisto della nostra nuova casa, per non avere sorprese.

Ruolo del notaio nel rogito di acquisto della prima casa a Roma

Il notaio è un Pubblico Ufficiale della Repubblica Italiana che esercita la propria attività come libero professionista e si occupa principalmente di:

  • stipula di contratti che conserva in originale e ai quali dà la pubblicità prevista dalla Legge;
  • consulenza in materia civile, commerciale e tributaria;
  • omologa di atti societari affinché gli stessi possano trovare pubblicità nel Registro delle Imprese;
  • ricezione di testamenti in forma pubblica e assistenza ai privati nella redazione di testamenti;
  • ausilio al giudice nel momento della redazione di inventarie vendita all’incanto di beni nelle procedure esecutive.

 

Negli atti di compravendita di immobili, il compito del notaio è quello di verificare anzitutto che il diritto di proprietà dell’immobile – che con la compravendita si trasferisce al nuovo acquirente – sia di completa titolarità del venditore. Il notaio accerta quindi la libertà dell’immobile dato in garanzia da ipoteche o altri vincoli (pignoramenti, servitù, ecc.), che possono essere un ostacolo alla vendita e all’iscrizione ipotecaria della banca. Per questo il notaio deve eseguire le cosiddette verifiche preliminari, ricerche (visure ipotecarie) presso l’ufficio dei registri immobiliari e verifiche che l’immobile sia regolarmente accatastato e non siano stati commessi abusi edilizi. La verifica immobiliare riguarda gli ultimi 20 anni della storia giuridica dell’immobile: il termine dei 20 anni non è casuale in quanto il codice civile stabilisce che dopo 20 anni matura l’usucapione.

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