L’emergenza mondiale per il coronavirus sta mettendo a dura prova tutti i mercati, sia quelli azionari che quelli obbligazionari. Non è ancora chiaro come reagirà il mercato immobiliare e quali saranno, di conseguenza, gli investimenti immobiliari post-coronavirus. ‘Post’ perché in Italia, come quasi ovunque, le visite agli immobili sono sospese e quindi lo sono anche le compravendite: difficilmente si può acquistare una casa o uno spazio senza prima averlo visto dal vivo.
La domanda che le persone si porranno in questo periodo è se conviene comprare casa quando terminerà l’emergenza per il coronavirus. Non c’è ancora una risposta, le teorie sull’andamento del mercato immobiliare sono diverse e di certo ci saranno variazioni a seconda dei casi specifici, delle zone e del contesto economico circostante. Una delle teorie però prevede che il mercato immobiliare possa tornare appetibile agli occhi degli investitori, quindi attrarre nuovi investimenti immobiliari. Questo perché risponderebbe all’esigenza delle persone di rifugiarsi in un bene che non sia volatile, almeno a sensazione. È il principio che ha portato l’oro a impennare il suo valore in queste settimane, raggiungendo picchi mai visti in epoca recente.
La possibile virata degli investimenti sui mercati immobiliari
In una situazione ordinaria, l’investitore può preferire gli strumenti finanziari agli immobili per garantirsi un maggior rendimento e un accesso immediato alla liquidità. Gli scambi sul mercato consentono infatti di entrare e uscire in pochi giorni, mentre liberarsi di un immobile è più complesso, richiede più tempo (mesi, se non anni) e fortuna. Esistono eccezioni alla regola non scritta, come il caso di Stoccolma che negli ultimi tempi ha registrato un’impennata delle compravendite, ma l’immobile rimane un asset meno liquido di un investimento di natura finanziaria.
La stabilità dei mercati immobiliari in tempo di coronavirus
Però la volatilità, soprattutto sul mercato azionario, è diventata eccessiva in queste ultime settimane e potrà portare gli investitori più prudenti a virare altrove, su mercati più lenti, come quello immobiliare. Un esempio? Quando Walll Street sprofondava nella crisi finanziaria tra il 2008 e il 2009, i canoni di locazione medi negli Usa continuavano a crescere, pur rallentando.
Insomma, è difficile stabilire se converrà di più comprare una casa post-coronavirus, probabilmente converrà quanto prima. Ma è probabile che molte persone riconsiderino gli investimenti, virando sul mercato immobiliare e, se così fosse, rilanciandolo. Perché in tempi di volatilità sui mercati, è probabile che l’immobile tornerà ad essere percepito come un buon investimento a lungo termine, più sicuro degli strumenti finanziari.