17 Marzo 2022

Come leggere la bolletta dell’acqua: l’approfondimento

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Come leggere la bolletta dell’acqua: l’approfondimento

A differenza di gas ed energia elettrica, l’acqua è una risorsa pubblica e gratuita. Quindi quel che paghiamo in bolletta non sono i costi della materia prima. E allora a cosa si riferiscono le voci che troviamo fatturate? Analizziamole insieme.

Guida pratica alla lettura della bolletta dell’acqua: i cinque punti fondamentali

Come tutte le altre, anche la bolletta dell’acqua contiene una prima parte di informazioni anagrafiche che comprendono il codice cliente, il numero di contatore, il tipo di utente (aziendale o domestico e, in quest’ultimo caso, la specifica se si tratti di residente o meno), il numero di fattura.

Entriamo però nel dettaglio di come leggere la bolletta dell’acqua focalizzando i punti chiave che bisogna conoscere:

  1. Partiamo da cosa si paga. Una parte dell’importo addebitato in bolletta è la quota fissa (€/anno), utilizzata per coprire una parte dei costi, operativi o di investimento, che il gestore sostiene per erogare i servizi. Si tratta delle spese per l’acquedotto, ovvero la rete di infrastrutture necessarie per la distribuzione della materia, di quelle per la fognatura e la gestione delle acque reflue e infine di quelle per gli impianti di depurazione. Nella lettura della bolletta dell’acqua vengono dunque considerati anche i costi necessari per proteggere l’ambiente dall’inquinamento idrico causato dalle acque reflue, ripartendoli in modo diverso tra i clienti privati residenziali e clienti industriali.

    In realtà questa quota è definita fissa perché stabile (e ripartita) nel corso dell’anno, ma varia da utenza a utenza in quanto i costi dell’acquedotto vengono calcolati in base al consumo dei metri cubi di acqua, quelli della fognatura in percentuale sul consumo idrico effettuato e così gli importi fissi della depurazione, ma questi ultimi hanno un valore quattro volte superiore rispetto a quelli della fognatura.

    Possono essere inoltre a volte presenti in fattura degli oneri di perequazione, ovvero addebiti a carico di tutti gli utenti richiesti a livello nazionale dallo Stato per compensare costi sostenuti nell’interesse generale del sistema ad esempio in caso di terremoti, alluvioni ecc.

  2. C’è poi la quota variabile (€/metrocubo) che dipende dal consumo – reale o stimato – relativo al periodo in questione e che risulta diversificata per scaglioni, calcolati in metri cubi e differenziati ora in base al numero degli utenti familiari. Le tariffe previste sono:
    – tariffa agevolata
    – tariffa base
    – tariffa prima eccedenza
    – tariffa seconda eccedenza
    – tariffa terza eccedenza
    Ogni scaglione – per le utenze a uso domestico – ha un limite di metri cubi fissato al doppio rispetto al limite dello scaglione precedente: in sostanza, se il mio consumo supererà il limite dello scaglione a tariffa agevolata, per quel che va oltre pagherò secondo la tariffa base; se supererò anche il limite dello scaglione a tariffa base, la parte in più rientrerà nella tariffa di prima eccedenza e così via.
  3. Tra le voci di spesa, infine, c’è l’Iva, pari al 10% calcolato sul totale imponibile della bolletta.
  4. Fondamentale per sapere come leggere la bolletta dell’acqua risulta quindi sapere cos’è il CA, il Consumo medio Annuo: stimato in metri cubi, è determinato sulla base dei consumi delle ultime due letture effettive rilevate in un periodo non inferiore a 300 giorni, e viene aggiornato annualmente. In mancanza di dati di misura, il consumo medio annuo è stabilito in base al valore medio per tipologia di utenza similare.
  5. La frequenza delle bollette dipende direttamente dai consumi medi annui, ovvero l’utente riceverà:
    – 2 bollette all’anno (una al semestre) per consumi medi annui fino a 100 metri cubi di acqua.
    – 3 bollette all’anno (una al quadrimestre) per consumi medi da 101 fino a 1000 metri cubi di acqua.
    – 4 bollette all’anno (una al trimestre) per consumi medi da 1001 a 3000 metri cubi di acqua.
    – 6 bollette all’anno (una al bimestre) per consumi medi superiori a 3000 metri cubi di acqua.

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