18 Maggio 2020

In quarantena abbiamo imparato ad arredare con creatività

Consigli per vivere la casa

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In quarantena abbiamo imparato ad arredare con creatività

In quarantena siamo stati in casa, per cui abbiamo potuto pensare e darci da fare per migliorarla. Ma visto che non si poteva uscire, e i negozi di arredo erano chiusi, abbiamo cominciato ad arredare con creatività i nostri spazi. Li abbiamo prima di tutto rivalutati, dando loro più importanza e valore rispetto a prima. Chi non era mai a casa, si è ritrovato improvvisamente chiuso tra le quattro mura domestiche e ha dovuto convivere con spazi che pensava di conoscere in quanto suoi, ma in realtà non era così. Interagire con un luogo per molte ore è diverso rispetto a passarci dentro di sfuggita, fino ad evitarlo inconsapevolmente. In altre parole, in quarantena ci siamo ritrovati ad “abitare” gli spazi domestici, in senso letterale. E così, complice anche il tempo a disposizione, ci siamo cimentati nell’arredarli. Nel ri-arredarli, con quello che c’era in casa.

Arredare con creatività significa migliorare lo spazio. Ma anche se stessi

Arredare con creatività è utile a noi stessi, prima che alla casa. Al nostro spirito. Fa stare bene perché significa prendersi cura di sé, dare valore alla persona che vive uno spazio attraverso la cura dello spazio stesso. È un po’ come fare giardinaggio, anzi, il giardinaggio è una parte dell’arredare con creatività: molti hanno acquistato piante in questo periodo, ma al posto dei vasi hanno riciclato dei contenitori. Ad esempio, i barattoli di latta delle conserve sono tra i materiali di riciclo più versatili: sono l’ideale per ospitare le piantine, specialmente quelle grasse, perché danno un tocco industrial alla casa. Si possono anche decorare, dipingere. A proposito: la pittura dai fa te è diventata di moda nell’ultimo periodo. Molti hanno comprato tele, pennelli e colori e si sono improvvisati novelli Picasso, confezionando quadri dai risultati discutibili. Ma non importa, li abbiamo fatti noi e va bene così. C’è anche chi si è scoperto un discreto artista ed è riuscito ad arredare con creatività la sua casa, appendendo le tele, risultato di ore di quarantena.

Riciclare per arredare

Arredare con creatività fa rima con riciclare, vista l’impossibilità di comprare oggetti nuovi. Così abbiamo esplorato cantine e garage alla ricerca di oggetti dimenticati, buoni però da riutilizzare per arredare casa. I re? I bancali, ideali per tutto: tavoli, tavolini, poltrone, divani, sedie. Non c’è limite alla fantasia, basta saperli trattare (igienizzare e verniciare con le vernici protettive, in modo che il legno non si sfaldi) e poi montare tra loro. Di certo sono resistenti, solidi e si prestano a tanti utilizzi. Un altro esempio per arredare con creatività, più volte visto in questi mesi, sono le cassette della frutta: diventano ottime mensole. Meglio prima dipingerle e rivestirle internamente con della carta da parati.

Ricordarsi di quanto sia bello arredare da soli i propri spazi

Di esempi, per arredare con creatività, ce ne sono a bizzeffe. Quello che è cambiato è il nostro atteggiamento nei confronti dell’attività casalinga: arredare non è stato un dovere, ma un piacere. È diventato un passatempo che però non è fine a se stesso, perché rende lo spazio migliore. E ora ci ritroviamo case più belle di prima, solo grazie alla creatività e all’olio di gomito. Vale anche per i giardini e le terrazze, mai così curate e colorate come ora, post-quarantena. Adesso che è finita, l’importante è non dimenticarci del piacere dell’arredare gli spazi in cui viviamo, e di lasciarsi trasportare dalla creatività.

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