22 Aprile 2019

Il vintage va di moda: ecco come abbinare l’arredamento antico a quello moderno

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Il vintage va di moda: ecco come abbinare l’arredamento antico a quello moderno

Se devi arredare la casa ma non vuoi affidarti ai classici negozi di arredo, puoi pensare ai mercatini dell’usato che hanno luogo in tutte le regioni d’Italia con cadenza regolare. Quello che è difficile, semmai, è abbinare l’arredamento antico e moderno: il rischio è creare un ambiente con un insieme di stili senza una logica d’insieme. Non è infatti scontato accostare oggetti provenienti da anni diversi e quindi di gusto differente, soprattutto se nella casa sono già presenti arredi contemporanei.

Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli esempi di case con stili misti perché è nata una cultura dell’usato: un numero crescente di persone cerca oggetti riciclati per dare un tocco in più alla propria casa. Ma non è solo una questione estetica: riutilizzare arredi del passato è una pratica virtuosa, che evita gli sprechi. Un oggetto scartato potrebbe risultare utile ad un’altra persona, dunque si può temporeggiare prima di rottamarlo e piuttosto attivarsi per venderlo ad un negozio che tratta oggetti e arredi usati, anche se è danneggiato perché questi negozi spesso sono in grado di ripararlo e restituirlo al mercato. Il riciclo creativo è senz’altro un business ma anche una scelta etica e intelligente.

Abbinare arredamento antico e moderno è difficile, ma ha dei vantaggi

Spesso gli oggetti vintage sono convenienti dal punto di vista economico, soprattutto nei casi in cui non richiedono la manodopera per la sistemazione. Costano poco perché sono datati ed erano stati scartati, però di solito la loro qualità è superiore ai pari prezzo contemporanei: la cura della produzione degli arredi era infatti più alta qualche decennio fa, prima che gli ingrossi di arredo prendessero il sopravvento nel mercato, producendo oggetti in serie.

Un altro vantaggio degli arredi vintage è che obbligano chi li compra ad abbinare l’arredamento antico al moderno, quindi ne stimolano la creatività. Anche oggetti stravaganti e apparentemente senza una destinazione d’uso precisa possono tornare utili nelle case contemporanee, se pensati in un modo alternativo. Ad esempio:

  • I bauli e le vecchie valigie: possono trasformarsi in tavolini da salotto che creano negli ambienti un’estetica ottocentesca, rimandano ad epoche lontane;
  • Le vecchie sedie delle scuole: sono spesso ridotte male, ma una volta sistemate e riverniciate in colori diversi possono dare un tocco unico alla sala da pranzo;
  • I pallet industriali, invece, sono forse l’oggetto più riciclato: se in buone condizioni possono diventare tavolini bassi, ma anche strutture per il letto o per divani e poltrone, sia da interno che da esterno. Basta attrezzarli con ganci ed eventualmente ruote e il gioco è fatto;
  • Le scatole di latta, che una volta conservavano caffè o altri alimenti, oggi possono trasformarsi in vasi da fiori;
  • Le scale in legno a libro possono trasformarsi in librerie, con i piani di appoggio che ospitano i libri.

Il segreto per abbinare arredamento antico e moderno

Questi sono solo alcuni esempi di oggetti vintage utilizzati nelle case contemporanee. In generale, però, a prescindere dalla scelta finale, serve avere misura e gusto per ottenere un buon risultato perché abbinare l’arredamento antico e moderno è tutt’altro che semplice. Ci vuole coraggio, ma anche “disciplina”: esagerando si otterrà un effetto kitsch, mentre l’inserimento di un solo oggetto può risultare stridente rispetto al resto degli arredi. Il consiglio è scegliere alcuni oggetti vintage e creare una sequenza, in modo che essi interagiscano tra loro: ad esempio, si può aggiungere una vecchia poltrona in pelle abbinata ad un antico lampadario per creare una zona lettura, oppure scegliere solo sedie vintage da disporre per tutta la casa come filo conduttore.

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